«La banda dei quattro: Santoro, Travaglio, Di Pietro e Grillo. Tolti loro il Paese si modernizzerà»
ROMA - Battibecco tra il giornalista Marco Travaglio e il sottosegretario leghista alle Infrastrutture Roberto Castelli poco dopo l'inizio della trasmissione Annozero su Raidue. Michele Santoro ha aperto la puntata difendendo Travaglio dopo le polemiche della scorsa settimana quando Travaglio a Che tempo che fa attaccò il presidente del Senato Renato Schifani. «Stai tranquillo, Marco, sei nel cuore del pubblico e non hai niente da temere», ha esordito Santoro. Poi il conduttore ha criticato gli articoli usciti in questi giorni su Travaglio su Repubblica e sul Corriere della Sera. «C'è stato lo scoop di D'Avanzo, che in pratica ti ha accusato di aver preso un residenze coi soldi di un tale Aiello, condannato per mafia. Naturalmente il Corsera oggi riprende questo scoop degno del Pulitzer e lo approfondisce: tutti e due i giornali dicono che non può essere una cosa vera, ma la scrivono lo stesso. Perché? Per minare la tua credibilità, ma anche perché quei fatti che tu hai raccontato loro non li avevano scritti, e quindi non dovevano meritare di essere scritti. Altrimenti, che figura ci avrebbero fatto i direttori Mieli e Mauro nei confronti dei loro lettori?. Esiste in Italia una banda dei quattro, cioè Di Pietro, Grillo, Travaglio e Santoro. Tolti di mezzo questi, il Paese si può avviare verso la modernizzazione. Ma io - ha sottolineato Santoro rivolgendosi a Travaglio - non ho la psicosi di essere dalla parte dei vincitori. Mi sento vivo anche perché sei tu qui e hai il tuo microfono».
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http://www.corriere.it/politica/08_maggio_15/travaglio_castelli_annozero_9ea320fa-22ba-11dd-8bc7-00144f486ba6.shtml
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