La tragedia si è verificata in India. A perdere la vita Giuseppe Ballotta, 38 anni, nostromo della Leonis
Un marittimo trapanese, Giuseppe Ballotta, è morto in un incidente verificatosi a bordo della nave in cui era imbarcato. La petroliera, di una società armatrice italiana, si trovava in India. L’uomo sarebbe morto dissanguato.
Giuseppe Ballotta era imbarcato come nostromo sulla Leonis, una petroliera battente bandiera italiana della società armatrice “Fratelli d’Amico Navigazione”, con sede a Roma. Al momento della tragedia la nave si trovava in India e stava facendo manovra per ormeggiare in una campo boe per effettuare le operazioni di carico-scarico. Secondo una prima e sommaria ricostruzione dei fatti, durante la manovra di attracco si sarebbe rotto un cavo d’acciaio, che avrebbe tranciato il braccio del marittimo trapanese. Ballotta sarebbe morto per dissanguamento. Non sono ancora chiare le dinamiche dell’incidente e soprattutto se i soccorsi sono stati tempestivi o meno. Nel pomeriggio il capitano di armamento della società di navigazione arriverà a Trapani per spiegare ai familiari come sono andate le cose. Al momento la salma del marinaio trapanese si trova ancora in India e le autorità italiane si sono già attivate per farla rientrare a Trapani al più presto. La nave è stata posta sotto sequestro. Giuseppe Ballotta aveva 38 anni ed era imbarcato sulla Leonis da quasi un mese. Viveva in una palazzina a largo delle Sirene, nel cuore del centro storico di Trapani. Lascia la moglie e due figli, di 9 e 11 anni.
Mario Torrente
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