venerdì 16 maggio 2008

Malasanità: i camici sporchi si lavano in famiglia

I genitori dei piccoli pazienti scesi in piazza a manifestare in favore di Carlo Marcelletti, accusato di truffa, peculato e concussione per la gestione del suo reparto, non hanno molte ragioni per preoccuparsi. È vero che il direttore dell’ospedale civico di Palermo, Francesco Licata di Baucina, non si sbilancia: “Aspetteremo la decisione dell’Ordine dei medici, vedremo se, quando a Marcelletti verranno revocati gli arresti domiciliari, confermerà la sospensione dall’esercizio della professione. Poi esamineremo gli atti della procura e quindi decideremo se reintegrarlo o meno” fa sapere a Panorama. Ma se a Palermo decidessero di chiudergli la porta in faccia, una volta in libertà il celebre cardiochirurgo infantile potrebbe andare a esercitare altrove.Così è successo a Cristiano Huscher, ex primario di chirurgia dell’ospedale San Giovanni di Roma, accusato di aver operato tumori inesistenti e di aver sottoposto a inutili interventi demolitivi pazienti che non avevano speranze di sopravvivere. Il primario, condannato in primo grado per la morte di tre pazienti (i fatti risalgono a sette e otto anni fa), è stato licenziato nel 2005 dal San Giovanni e reintegrato dal giudice del lavoro lo scorso settembre. Non avendo ancora deciso se tornare nell’ospedale romano, per il momento, con i processi di appello in corso, è primario all’ospedale di Isernia, nonché professore straordinario all’Università del Molise.
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