I carabinieri hanno scoperto a Catania una casa d'appuntamento per omossessuali gestita da un neo dottore in Giurisprudenza. Il trentasettenne reclutava giovani colleghi attraverso un sito internet o tramite annunci sui muri dei bagni
CATANIA - Adescava giovani ex 'colleghi' all'università di Catania convincendoli a prostituirsi: era così che, secondo l'accusa, un neo dottore in Giurisprudenza di 37 anni, G. R. P., alimentava l'harem per gay realizzato nel rione Picanello a Catania scoperto dai carabinieri della compagnia di Piazza Dante.L'uomo è stato arrestato per induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Secondo le indagini dei militari dell'Arma il giro d'affari era di 800-1.000 euro al giorno che venivano divisi tra lo stesso indagato e chi si prostituiva con lui.Le indagini dei carabinieri sono state avviate dopo la scoperta su un sito Internet di annunci di prestazioni sessuali a pagamento, anche di gruppo. Secondo gli investigatori l'arrestato 'reclutava' giovani colleghi universitari attraverso contatti diretti o lasciando il suo numero di cellulare sui muri di bagni pubblici.
17/05/2008
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