giovedì 12 giugno 2008

In Cina una museruola per gli operai Un Paese con l'ossessione del silenzio

Una fabbrica di strumenti musicali decide di punire con tre giorni di mutismo obbligato i dipendenti "beccati" a conversare con un collega. Eppure, nella Nazione del "silenzio per forza", delle sterilizzazioni anti-affollamento e dell'oscuramento dei mezzi d'informazione durante le rivolte in Tibet, presto si organizzeranno le Olimpiadi, senza che nessuno alzi la voce.
Se c’è un’Italia piena di bamboccioni (nell’era Prodi) e fannulloni (nella nuova era Berlusconiana), evidentemente la Cina sarà una nazione di “chiacchieroni”. Perché un’azienda di strumenti musicali, la Yinpin Dianzi, ha deciso di introdurre una nuova “regola” nella propria fabbrica: chi è “beccato” a conversare col proprio collega, sarà costretto a indossare una vera e propria museruola che impedisce di aprire la bocca.Insomma, grande lavoro per produrre strumenti musicali, ma poca attenzione per possibili ugole da cantanti, visto che il silenzio nella Yinpin dovrà regnare incontrastato.Così, mentre nel mondo intero, già nel secolo scorso si lottava per migliorare le condizioni dei lavoratori, oggi, anno 2008, lavoratori vengono trattati come cani. Che infastidiscono, che disturbano. Da mettere a tacere.
Continua ...

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