(ANSA) - ROMA, 4 GIU - Le ragazze non si piacciono, 7 su 10 hanno problemi ad accettare il proprio corpo e sono oltre un milione, si calcola, le donne italiane alle prese con seri problemi di alimentazione, che hanno nomi precisi nella maggior parte di casi: bulimia e anoressia. Spaventosi gli effetti sulla salute se si considera che, almeno per le donne colpite da quest'ultima, il tasso di mortalita' e' fino a 12 volte maggiore rispetto a donne sane di pari eta'. E' l'allarme che arriva dagli specialisti di nutrizione che si riuniranno a Vicenza per il decimo Congresso Nazionale ANSiSA (Associazione Nazionale Specialisti Scienza Alimentazione) che si aprira' domani a Vicenza. Roberto Ostuzzi, Presidente del Congresso, Presidente ANSiSA e Medico Responsabile Centro Disturbi Alimentari Casa di Cura Villa Margherita, Arcugnano (VI) spiega che se e' vero che le donne sono le piu' colpite e che il 20-30% di loro va incontro a una cronicizzazione, preoccupa anche la crescita del numero di maschi che hanno un rapporto difficile con l'alimentazione. Gli specialisti della nutrizione si interrogano su come intervenire nei prossimi anni per arrestare un trend che sembra ormai consolidato. ''L'Italia - riprende Ostuzzi - non e' piu' il paese dagli ingredienti sani e dalla dieta che tutto il mondo ci invidiava conosciuta come Mediterranea. Oltre alle patologie citate siamo anche noi travolti dal fenomeno chiamato recentemente 'globesita'' e comune a tutti i paesi occidentali. E' necessaria un'inversione di rotta che tenga conto delle difficolta' delle persone alle prese con l'ago della bilancia e dei fattori socioculturali che intervengono nella genesi di queste problematiche''. Tra i fattori familiari va sottolineato la sempre maggiore frequenza con cui si incontrano ragazze che hanno una madre con problemi alimentari, e questo solitamente complica molto le cure.
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