mercoledì 5 novembre 2008

Guzzanti: "Contro la Carfagna porto i testimoni in tribunale"

Mignottocrazia.
Il tema scabroso è stato riproposto dal papà della larga famiglia Guzzanti, l'onorevole Paolo. La riflessione ha di nuovo lambito il corpo di Mara Carfagna, "amica di Silvio Berlusconi e perciò ministro. Alla maniera dei classici greci: dibattiamo solo sul principio", ha scritto Guzzanti aprendo la discussione sul suo blog. E' evidente che lei provoca. Vuole essere proprio cacciato da Forza Italia e rendere un inferno la vita di Mara. "Sono deputato eletto nel Popolo della libertà. A me la libertà piace, mi trovo come il topo nel formaggio". Lei sfregia. E lo fa, forse, perché la Carfagna ha chiesto un milione di euro per i danni patìti a sua figlia Sabina. "Ma per carità, quando mai! Sabina non ha bisogno dell'aiuto del papino suo e anzi trovarci sullo stesso tema ci imbarazza. Quando la Carfagna decise di avanzare l'azione civile il suo ufficio stampa annunciò: denunciata la figlia dell'on. Guzzanti. Non c'era alcun bisogno di tirarmi in ballo e quello fu l'inizio di un incidente che ancora dura e che mi ha un po' stufato". Ricorda quando Panorama le chiese di scrivere una cosa carina su di lei? "Embè? Scrissi che essere carine non è reato e che, se avesse proseguito nell'impegno politico, avrebbe potuto farlo come chiunque altro". Infatti Mara ha seguito i suoi consigli e fatto come quegli studenti privatisti: cinque anni in uno. "Ho tentato di desputtanizzare la questione, confinando il tema al dibattito sul puro principio, che è questo: chiediamoci in generale se sia giusto e corretto che qualcuno, magari il giardiniere che mi pota bene l'albero... ... la meretrice che... venga ricompensata con la nomina a ministro. Ho anche inventato il pianeta Zorbador".
Continua ...

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