Città del Vaticano, 18 dic. (Adnkronos) - In Spagna sta avanzando ''la statolatria, che, apparentemente eliminata, rientra dalla finestra. Certo la Chiesa in Spagna è molto reattiva, sta reagendo molto bene con grande dignità e grande fermezza a un'intrusione statale assolutamente illegittima sul tema dell'educazione dei propri giovani''. E' quanto ha affermato, mons. Angelo Amato, Prefetto della Congregazione per le cause dei santi, in un'intervista rilasciata al mensile 'Il consulente Re'. Il riferimento dell'arcivescovo è, fra l'altro, al rafforzamento dell'insegnamento della materia: ''Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani'' nelle scuole spagnole stabilito dal governo di José Luis Zapatero. Inoltre il Vaticano critica molti dei provvedimenti presi dall'attuale esecutivo di Madrid in materia di bioetica e famiglia. ''Fortunatamente possiamo contare su una Chiesa spagnola che ha approfondito seriamente il problema e ha dato una risposta pubblica e chiara - ha aggiunto mons. Amato - in base al principio cattolico della difesa della libertà religiosa e dei principi della dignità della vita e di ogni persona''. ''La questione - ha sottolineato - è che in tutta Europa si sta introducendo la categoria della cosiddetta biopolitica. Lo Stato cioè entra sempre più nella vita personale di ognuno: obbliga le famiglie a scegliere determinate scuole con determinate materie, non d'istruzione ma d'indottrinamento''.
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