sabato 13 dicembre 2008

Tibet, rabbia ai confini

Nelle province "pacificate" esibizioni di muscoli della polizia: "Ci stanno soffocando" Nell’aria ghiacciata del mattino, escono a passo di corsa dalla caserma e cominciano a battere violentemente i piedi sull’asfalto. «Un, due, tre!», gridano all’unisono, con le ginocchia ben alzate. Fine novembre, Xiahe. La dimostrazione di forza della Polizia armata popolare, le forze paramilitari cinesi, non è senza ragione. In questa città a maggioranza tibetana nella provincia di Gansu, nel Nord-Ovest della Cina, alcuni «fomentatori» di una manifestazione violenta di tibetani scoppiata sulla scia della rivolta di massa in Tibet dello scorso 14 marzo vengono processati in questi giorni.
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http://lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/200812articoli/39125girata.asp

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