sabato 7 febbraio 2009

Da Berlusconi prove generali di regime - di Vincenzo Vita e Giuseppe Giulietti

Quella di ieri (e quella di oggi sulla Costituzione italiana di tipo filosovietico) non è stata la solita boutade di Berlusconi. E' un vero e proprio attacco alle prerogative del Presidente della Repubblica, che anche sulla delicatissima vicenda Englaro ha tenuto un comportamento ineccepibile. Non c'è dubbio, infatti, che la decretazione di urgenza su di un caso specifico, per di più oggetto di un'autonoma decisione della magistratura, travalica nettamente i confini della Costituzione repubblicana. E' una prova generale di regime con la cinica utilizzazione del tema della vita e della morte di una persona, la cui sorte dovrebbe uscire per decenza dall'assalto politico-mediatico. Non è solo una brutta storia, di più, molto molto di più. E' l'inizio di una gravissima lesione dell'edificio democratico. Dobbiamo difendere da un simile attacco la più alta istituzione dello Stato. Dobbiamo reagire con una mobilitazione straordinaria, capace di unire le opposizioni politiche, le parti della stessa maggioranza legate alla tutela del bene comune e della laicità delle istituzioni, le organizzazioni della società civile. Ora. Prima che sia tardi. Più rumore sulle emergenza democratica, silenzio sul dramma di chi è direttamente coinvolto. Allo stesso modo ci rivolgeremo alla Autorità di garanzia delle comunicazioni e alla Commissione di vigilanza affinché affrontino, anche in forme straordinarie un monitoraggio continuo sulle modalità con le quali, i grandi media nazionali pubblici e privati stanno seguendo la vicenda Eluana. Da qualche ora, infatti si stanno moltiplicando tentativi di rappresentare un Berlusconi “buono” difensore della vita e un Presidente Della Repubblica “cattivo” che vorrebbe la morte. Non mancano neppure le consuete interviste alla “cosiddetta gente” che inneggia al Presidente. In questo contesto le voci di chi si oppone spariscono, il dolore di Eluana e dei suoi familiari viene utilizzato ad altri fini. E’ del tutto evidente che in un paese stravolto dal conflitto di interessi sta per essere innescata una gigantesca operazione politica e mediatica volta a costruire un consenso artificiale attorno ad una vicenda che sempre più si caratterizza come un vero e proprio assalto alla Costituzione. Siamo sicuri che le Autorità di garanzia non si gireranno dall’altra parte e che tutte le redazioni italiane di fronte ad una questione così delicata non mancheranno di aprire una discussione pubblica e trasparente sugli eventuali tentativi di condizionare ed inquinare il diritto della pubblica opinione a conoscere tutti gli elementi di una vicenda che appare sempre più torbida. L'intervento di Vincenzo Vita e Giuseppe Giulietti è avvalorato dalle dichiarazioni odierne di Berlusconi. Le sue affermazioni circa le radici filosovietiche della nostra Costituzione confermano le vere finalità politiche del presidente del Consiglio: l'obiettivo non è Eluana, o il padre, o la pietà cristiana ma cambiare la Costituzione, assaltare il Quirinale, giungere ad una Repubblica presidenziale di tipo plebiscitario a reti unificate. Per questo è necessaria la più ampia mobilitazione non solo del centro sinistra e delle associazioni, ma anche di chi nel centro destra non condivide questo tipo di deriva.
(Stefano Corradino)
http://www.articolo21.info/8032/notizia/da-berlusconi-prove-generali-di-regime.html

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