Roma, 21 mar. - (Adnkronos) - Molti genitori lo hanno sospettato per anni, ma ora la conferma arriva da uno studio americano: il 10% dei giovanissimi appassionati di videogame e' dipendente da schermo e consolle, un problema che si manifesta gia' tra gli 8 e i 18 anni. A censire i 'drogati' di videogiochi e' uno studio americano, condotto dallo psicologo Douglas Gentile dell'Iowa State University, grazie a uno studio su 1.178 giovani statunitensi fra gli 8 e i 18 anni. Ebbene, secondo l'indagine quasi un giocatore su dieci presenta aspetti patologici, e accumula problemi familiari, con gli amici o a scuola a causa della sfrenata passione per questo passatempo. Insomma, si tratta di un gioco 'malato', che puo' danneggiare in diversi modi, spiega il ricercatore sulla rivista 'Psychological Science'. Secondo i suoi dati, i 'drogati di consolle' giocano in media 24 ore a settimana, circa il doppio rispetto ai coetanei non schiavi dei videogame. Spesso questi ragazzini hanno l'attrezzatura in camera da letto, e per colpa delle maratone incollati al videogioco preferito accumulano problemi a scuola e brutti voti. Inoltre piu' spesso dei coetanei hanno una diagnosi di problemi come deficit di attenzione e iperattivita'. Lo stesso Gentile si e' detto sorpreso di aver scoperto un problema di queste dimensioni tra i giovanissimi. Ma almeno il suo studio dimostra che il problema esiste. "C'e' molto da fare e occorre sapere ancora diverse cose che non conosciamo - dice Gentile - Non sappiamo chi e' piu' a rischio, o se ci sono altri problemi che possono essere collegati" a questa forma di dipendenza. Per questo lo studioso continua il suo lavoro, per determinare i fattori di rischio e i sintomi particolari presenti nei giovani malati di videogame.
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