martedì 12 maggio 2009

Mabrika Mimuni si è uccisa. Vergonamoci!

Guai a voi che puntate il dito contro le altre nazioni ove dite che i diritti dell’uomo vengono calpestati. Guai a voi che avete il coraggio di affermare che siamo un esempio di civiltà, magari superiore a tutte le altre. Che siate maledetti tutti quanti! L’altro ieri una donna tunisina di nome Mabruka Mimuni, che da ben venti anni lavorava qui in Italia, si è impiccata nel Centro di Identificazione ed Espulsione (ex CPT) qui a Roma, a Ponte Galeria. Si è ammazzata perchè l’indomani sarebbe stata tradotta in Tunisia, una terra non più sua, irriconoscibile per lei, dove sarebbe stata sola e abbandonata. Che siate maledetti tutti quanti! Stava facendo la fila in questura per rinnovare il permesso di soggiorno come tutti gli altri. La polizia l’ha presa e sbattuta dentro quella specie di lager. Guai a voi che provate a criticare Guantanamo, le carceri Turche, oppure i fondamentalisti islamici. Una donna che lavorava, che contribuiva al benessere della nostra schifosa Italia è stata indotta ad uccidersi. Che sia fatta chiarezza, spero che qualche giornalista non si limiti a riportare la notizia ma che scavi a fondo in questa balorda storia. E ora, invece di far finta di leggere questo mio articoletto, ascoltate la testimonianza diretta di una donna reclusa in quel Centro criminale e vergogniamoci tutti quanti. Critichiamo i tedeschi che durante il nazismo osservavano con indifferenza il fumo uscire dai campi di concentramento. E noi? ASCOLTATE:
http://piemonte.indymedia.org/attachments/may2009/diretta_cie_roma.mp3 http://www.agoravox.it/Mabrika-Mimuni-si-e-uccisa.html

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