sabato 16 maggio 2009

Scandalo rimborsi, il governo trema A Londra si parla di elezioni anticipate - di ENRICO FRANCESCHINI

LONDRA - In italiano traduciamo "Camera dei Comuni", ma in inglese si chiama "House of Commons", o meglio si chiamava, perché adesso qualcuno propone, per la "casa" dei deputati britannici, un nuovo nome: "Casa di dubbia reputazione", ovvero postribolo, club di degenerati e delinquenti. E' il titolo scelto a tutta prima pagina ieri dal Guardian, quotidiano filolaburista, ma quello del filoconservatore Times non è molto diverso nello spirito: "Il giorno più nero del parlamento". Un ministro costretto a dimettersi, due membri dei Comuni espulsi dai due maggiori partiti, due membri della camera dei Lord messi sotto inchiesta per corruzione e l'intera categoria portata dai media sul banco degli imputati: tutto per colpa delle rivelazioni del Daily Telegraph (ottenute da una "talpa" del palazzo di Westminster, in cambio di 150 mila sterline secondo le indiscrezioni) sui rimborsi spese, a cui i legislatori britannici hanno diritto per rimpolpare un salario di circa 60 mila sterline l'anno, la metà di quello dei loro colleghi italiani (che sono, detto per inciso, i meglio pagati d'Europa). Di quel diritto, tuttavia, i parlamentari hanno abusato oltre i limiti del consentito, sfociando talvolta nel ridicolo. Solo che l'opinione pubblica nazionale, in tempi di acuta recessione, non ride: brontola di sdegno, piuttosto, promettendo di punire indiscriminatamente tutti alla prima occasione. Cioè alle urne, a cominciare dalle elezioni europee e amministrative del mese prossimo.
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http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/esteri/londra-scandalo-rimborsi/londra-scandalo-rimborsi/londra-scandalo-rimborsi.html

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