martedì 16 giugno 2009

Il popolo di Berlusconi

Le fortune politiche del premier e la grandezza del suo impero, non nascono con la comparsa di Forza Italia nel 1994, ma hanno radici più lontane. Il berlusconiano ha cominciato la sua gestazione già nel 1978, quando Berlusconi ha rilevato Telemilano, che diventerà Canale 5 e, più tardi, Italia 1 e Rete 4. Non va dimenticato in questo parto la grossa mano di Bettino Craxi che, con decreto legge, legalizzò la situazione di Fininvest, dopo che alcuni pretori avevano oscurato le reti di Berlusconi per violazione della legge che proibiva alle reti private di trasmettere su scala nazionale. La successiva legge Mammì nel 1990, stabilizzò le situazione rendendo definitivamente legale la diffusione a livello nazionale di programmi radiotelevisivi privati. E’ con le sue emittenti TV che Silvio ha allevato il suo popolo di elettori. Grazie alle sue capacità imprenditoriali egli è riuscito a costruire un impero dell’informazione, dell’opinione e dell’intrattenimento, che comprende giornali, riviste, aziende di produzione cinematografica e soprattutto le più importanti reti della televisione privata. Come conseguenza, decenni di becera televisione, imitata anche dalla TV pubblica, di erronei modelli proposti quotidianamente, di programmi di “pacchi” e soldi facili, processi infiniti di “porta a porta”, X factor e via così, hanno confezionato il nuovo italiano medio che vota, di conseguenza, svuotato di ogni ideologia.
CONTINUA ...
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