venerdì 12 giugno 2009

La Libia non collabora in indagini italiane su tratta di giovani schiave

Le autorita' libiche continuano a non rispondere alla richiesta di rogatoria internazionale inviata il 2 dicembre 2008 dalla Dda di Bari nell'ambito delle indagini sulla tratta di giovani schiave (anche minorenni) che dalla Nigeria arrivano in Italia passando dalla Libia.Lo si apprende da diverse fonti.Le vittime della tratta, una volta in Italia, vengono vendute ad organizzazioni che le sfruttano come prostitute. Proprio indagando sulla tratta e sulle minorenni schiave il pm inquirente, Giuseppe Scelsi, e la polizia a fine marzo 2009 hanno seguito 'in diretta' i commenti dei trafficanti nigeriani che avevano organizzato il viaggio della speranza conclusosi con il naufragio nel Mediterraneo di due barconi in legno nel quale sono morti oltre 600 immigrati. Sul naufragio la procura di Bari ha in corso un'indagine per strage colposa nella quale e' indagato un uomo nigeriano.Nella rogatoria relativa alla tratta, della quale sono al corrente i ministeri competenti e il console italiano a Tripoli, il pm Scelsi chiede un contatto con le autorita' giudiziarie libiche e qualche riscontro investigativo. Nonostante i continui e insistenti solleciti - si apprende dalle stesse fonti - la rogatoria resta inevasa e non si riescono ad acquisire elementi ritenuti rilevanti alle indagini.
http://www.aduc.it/dyn/ucquot/

Nessun commento:

Posta un commento