venerdì 12 giugno 2009

Vizzini, Cintola, Romano e Cuffaro. Per loro le ricche ricompense della ''Gas'' di Vito Ciancimino - di Silvia Cordella

Era già nell’aria da qualche settimana, probabilmente da mesi, l’idea che le nuove dichiarazioni dell’ultimogenito di Vito Ciancimino avrebbero finito per far traballare più di una “poltrona” politica. E infatti oggi l’agenzia Ansa e il Corriere della Sera confermano ciò che era da tempo prevedibile.
La Procura della Repubblica ha inviato avvisi di garanzia a quattro senatori siciliani perché ritenuti coinvolti nell'inchiesta sul tesoro accumulato illecitamente da Vito Ciancimino. Così sul registro degli indagati della Dda di Palermo, sono finiti i senatori Carlo Vizzini (Pdl), Saverio Romano, Salvatore Cuffaro e Salvatore Cintola (Udc), tutti accusati di concorso in corruzione aggravata per aver favorito Cosa Nostra e ora in attesa di essere sentiti nei giorni prossimi dai pm Nino di Matteo e dall’aggiunto di Palermo Antonio Ingroia. Gli indagati sono stati coinvolti nell’inchiesta in merito ai rapporti societari dell’azienda del gas in cui Ciancimino Senior deteneva le sue quote occulte. Una società nata nei primi anni Ottanta proprio “sotto le ali” di don Vito ma nella ufficiale titolarità del gruppo facente capo al professore tributarista Gianni Lapis (condannato in primo grado insieme a Massimo Ciancimino per riciclaggio) e all’ingegnere (ora defunto) Ezio Brancato, la cui figlia è stata di recente raggiunta da un avviso di garanzia per riciclaggio. Le indagini, già a partire dal 2004, avevano fatto emergere il ruolo di prestanome di Lapis e la scoperta di un conto aperto in Svizzera da lui utilizzato per far transitare i soldi destinati all’erede più piccolo di Vito Ciancimino come liquidazione delle quote societarie del padre (nel frattempo morto il 19 novembre 2002) dopo la vendita della Gas Spa agli acquirenti spagnoli della Gas Natural. Secondo quanto sarebbe emerso dalle ultime risultanze proprio tra “gli ingenti quantitativi di denaro” elargiti da Lapis, per conto di Ciancimino, una buona fetta sarebbe finita al Senatore Vizzini che, conti alla mano, in questi anni, avrebbe intascato un milione di euro.
A riscuotere laute ricompense, a dire di Ciancimino, Vizzini non sarebbe stato il solo. Anche il neo eletto parlamentare europeo Saverio Romano e l’ex Presidente della Regione Sicilia Salvatore Cuffaro avrebbero ricevuto le loro laute ricompense insieme all’ex assessore regionale al Tesoro Salvatore Cintola (plurindagato per mafia in Sicilia in procedimenti puntualmente archiviati).
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http://www.antimafiaduemila.com/content/view/16784/78/

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