giovedì 6 agosto 2009

Febbre suina, l'Iran mette al bando i pellegrinaggi alla Mecca per paura del contagio. Oltre 200 mila i casi nel mondo

Roma, 6 ago. - (Adnkronos Salute/Ign) - Per evitare la diffusione del virus pandemico il ministero della Sanità dell'Iran ha messo al bando tutti i pellegrinaggi alla Mecca, anche il più importante, l'Hajj, che si tiene a novembre. Secondo il ministro Mohammad Bagher Lankarani, il Paese non avrà dunque pellegrini in Arabia Saudita durante il mese del Ramadan che, inizia il 22 agosto: si teme che la presenza milioni di pellegrini alla Mecca, riferisce la Bbc online, aumenti infatti il rischio di diffusione del virus. Non solo, secondo la stampa iraniana le autorità sanitarie stanno programmando un sistema per controllare i pellegrini che rientrano dall'Arabia Saudita. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità in Iran sono stati riscontrati finora 144 casi di influenza A, la maggior parte in persone che recentemente erano tornate proprio da un pellegrinaggio in Arabia Saudita. Dal canto loro i ministri della sanità araba avevano già fissato una serie di restrizioni al tradizionale pellegrinaggio alla Mecca, chiedendo un certificato di buona salite ed escludendo coloro che hanno più di 65 anni e chi ne ha meno di 12, così come le persone malate di diabete, ipertensione e altri problemi legati al cuore, al fegato e ai reni. Ma anche altri paesi hanno apportato delle piccole modifiche di culto: in Tunisia, ad esempio, è stato sospeso l'Omra, il piccolo pellegrinaggio alla Mecca che può essere effettuato in qualsiasi momento dell'anno; in Messico sono state soppresse di alcune messe domenicali e chiuse delle scuole religiose; in Brasile e in Portogallo è stato sconsigliato il segno della pace o di tenersi per mano durante le preghiere metre in Polonia è divenuta diffusa la pratica di porre l'ostia nella mano invece che in bocca.
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http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/?id=3.0.3630035578

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