lunedì 3 agosto 2009

Il «Niño» è tornato

Non ci saranno gli scombussolamenti climatici del 1998, ma «El Niño» 2009-2010 farà sentire forte i suoi effetti.
MILANO - «El Niño» è di nuovo tra noi. Così dicono alcuni recenti rapporti di centri meteorologici internazionali (Inghilterra, Australia, Usa). Nei prossimi mesi, assisteremo a diversi scombussolamenti climatici: aumento della siccità in Africa orientale, India e Australia; precipitazioni più massicce in centro America e Perù; acuirsi di situazioni estreme (molto freddo o molto caldo rispetto alle medie stagionali) in alcune zone europee limitrofe. Queste condizioni andranno intensificandosi fino al nostro inverno 2009-2010, quando il fenomeno si sarà manifestato pienamente, non con la stessa prepotenza del Niño del 1998, ma secondo - per intensità - solo a quest’ultimo.
ALTERAZIONI GLOBALI - «El Niño» è una variazione periodica della temperatura dell’Oceano Pacifico orientale (aumento di almeno 0,5 gradi centigradi), che comporta alterazioni sul clima globale, in particolare su quello dell’America centro-occidentale, delle zone più orientali dell’Asia e dell’Australia. Il nome («il bambino») si riferisce alla nascita di Gesù: i pescatori peruviani ed ecuadoriani, che per primo lo osservarono, notarono che il fenomeno si manifestava nel periodo natalizio. Si registra ogni due-sette anni.
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http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_agosto_03/clima_effetti_nino_sc_e2eda1f2-8035-11de-bb07-00144f02aabc.shtml

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