lunedì 3 agosto 2009

I boss mafiosi raccontano se stessi - "Curiosità, quasi sbirritudine"

LA MAFIA dall'interno. Raccontata da loro, gli uomini di Cosa Nostra. Con il linguaggio, le regole, il codice "etico" che accomuna boss e soldati semplici. Come quando Totò Riina dice questa frase, rimasta celebre: "La curiosità è l'anticamera della sbirritudine". O come il comandamento in base al quale non ci si può affiliare se si ha "uno zio finanziere, un cugino poliziotto, una madre separata o una sorella malandata". O come nel dialogo (vero) tra i due fratelli Marchese: uno è innamorato di una ragazza i cui genitori divorziano, l'altro gli ricorda non è possibile, sarebbe immorale, ma propone la soluzione: dato che invece le nozze con un'orfana sono ammesse, lui potrebbe ammazzare padre e madre...
Continua ...
http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/spettacoli_e_cultura/parole-donore/parole-donore/parole-donore.html

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