Cade a Bari l’accusa di stalking nei confronti del tenente colonnello Paglino. E crolla anche l’ipotesi di complotto internazionale avallata da Panorama e Libero nel caso D’Addario. Il quotidiano di Belpietro interessato alle indagini su Vendola.
Nei confronti del tenente colonnello della Guardia di Finanza, Salvatore Paglino, la Procura di Bari non ha raccolto indizi gravi tali da poter contestare il reato di stalking: lo scrive – a quanto si è saputo – il gip Sergio Di Paola nel provvedimento di arresti domiciliari notificato la sera dell’1 giugno scorso all’ufficiale.
RESTA L’ACCUSA DI PECULATO – Paglino è stato arrestato per peculato (per l’utilizzo di telefono e auto di servizio), mentre è indagato a piede libero per episodi di stalking ai danni della escort barese Terry De Nicolò – che ha rivelato in alcune interviste di essere stata perseguitata dall’ufficiale – e di una giornalista, e per rivelazioni di segreto d’ufficio in favore di tre croniste, una delle quali – secondo la Procura - è anche la vittima di stalking. Il giudice non ha accolto la richiesta di arresto per lo stalking per difetto dell’elemento psicologico, esprimendo dubbi sul fatto che la giornalista sia stata realmente vittima della persecuzione compiuta dall’ufficiale anche perchè la donna, subito dopo le presunte molestie ricevute, cercava l’ufficiale per avere notizie; per la contestazione di stalking, di cui è vittima la escort, il giudice ha ritenuto mancanti le minacce e il cambiamento dello stile di vita da parte della donna a causa del presunto stalking. Paglino sarà sottoposto a interrogatorio di garanzia domani mattina nel Palazzo di giustizia di Bari.
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