E’ di nuovo mistero intorno ai documenti ritrovati nell’indagine sul G8. Gli inquirenti cercano di accertare casi di corruzione. E intanto continuano a indagare su Propaganda Fide.
Decine e decine di lavori della lista Anemone non sono mai stati pagati, oppure sono stati versati molti meno denari in pagamento rispetto ai valori di mercato dell’esecuzione delle opere. L’inchiesta sul costruttore che, servendosi di Angelo Zampolini, si era creato una fitta rete di relazioni a Roma tra governo e Vaticano continua a rimbalazare attorno agli elenchi di nomi: gli inquirenti stanno cercando di capire cosa significhino e che ci sia dietro.
LA NUOVA LISTA – Ma gli inquirenti lavorano anche ad un altro aspetto della faccenda. Ovvero, a una “nuova” lista ritrovata negli uffici di un geometra della ditta di Anemone: una trentina di nomi con cifre corrispondenti accanto, che adesso dovrà essere decifrata e compresa. I nomi stavolta sono tutti “eccellenti”, ovvero al loro interno non ci sono molti perfetti sconosciuti come nel primo listone, ma i “clienti” stavolta sarebbero tutti vip. Si cerca di capire se questi abbiano avuto incarichi di consulenza o se abbiano dato qualcosa in cambio al costruttore, abusando del loro potere.E’ stato nel frattempo ascoltato il fratello di Diego, Daniele, che ha detto che nelle liste erano presenti soltanto sopralluoghi e preventivi effettuati per conto di clienti che poi non hanno voluto dare seguito ai lavori.
Continua ...
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