Bocciata norma che penalizzava i prof del sud.
Non sembrava poi così difficile da prevedere: il principio di selezione dei supplenti in base alla provenienza geografica, è discriminatorio e quindi assolutamente incostituzionale. Con la pronuncia ufficiale dela Consulta, però, questa logica riflessione si tramuterà in un niagara di ricorsi che i docenti del Mezzogiorno stanno già presentando al ministero dell'Istruzione. Una sonora bocciatura per Gelmini ed il suo principio selettivo che impediva ad un prof di Napoli di conservare il proprio punteggio in graduatoria qualora avesse deciso di proporsi a Como.
Per la Corte Costituzionale, infatti, è inammissibile che un docente del meridione sia così platealmente e pesante discriminazione a causa della propria collocazione geografica: per i giudici, l'Italia è una sola ed i titoli di studio, così come le abilitazioni professionali, hanno il medesimo valore al Sud come al Nord. Del resto, proprio alla luce della non poco ipocrita celebrazione del 150° anniversario dell'Unità, sarebbe suonato ancora più contradditorio il principio filo-padano stabilito dal ministero dell'Istruzione.
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