Roma, 9 feb. - (Adnkronos) - In occasione delle elezioni amministrative e regionali del 2010 sono state riscontrate 45 violazioni al Codice di 'autoregolamentazione antimafia'.
Lo rivela il presidente della Commissione Antimafia, Giuseppe Pisanu, nella sua Relazione sull'indagine svolta sull'applicazione del Codice approvato a febbraio dello scorso anno. In Italia vi sono "candidati che si offrono ai boss mafiosi in cambio del loro sostegno elettorale".
Le violazioni, afferma Pisanu, sono state riscontrate "esclusivamente nelle regioni dell'Italia centro-meridionale con assoluta prevalenza della Puglia, della Campania e della Calabria".
Per quanto riguarda l'appartenenza politica, Pisanu osserva che per i partiti di rilevanza nazionale, "risulta una sorta di distribuzione equa e trasversale".
"Nel ribadire l'incerto valore statistico di questi dati - spiega Pisanu - preciso che i candidati per i quali si è riscontrata una violazione del Codice sono complessivamente 45, di cui 11 eletti e 34 non eletti. Sullo stato dei procedimenti nei loro confronti risulta che 25 sono definitivi, 15 non definitivi e 5 da approfondire". "Per quanto poi concerne l'appartenenza politica - prosegue Pisanu nella sua Relazione - osservo che 16 dei 45 segnalati risultano candidati in liste di rilevanza nazionale, altri 4 in liste civiche con espliciti riferimenti a partiti nazionali ed i restanti 25 in liste civiche locali".
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