martedì 3 maggio 2011

Demopolis: gli italiani non vogliono i bombardamenti in Libia

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Il 67% degli italiani non condivide la decisione del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi di dare il via libera ai bombardamenti italiani in Libia; un quarto ritiene invece opportuno il rafforzamento dell’impegno militare italiano nell’ambito della missione della Nato. È il risultato di una indagine condotta dall’Istituto Nazionale di Ricerche Demopolis su un campione di oltre mille intervistati rappresentativo della popolazione italiana.

Una scelta sbagliata, secondo l’opinione pubblica: con molti dubbi sui raid italiani, incrementati anche dalla convinzione, ribadita dagli intervistati, che il Governo abbia operato nelle ultime settimane in modo contraddittorio, svolgendo un ruolo del tutto subalterno rispetto alla coalizione internazionale.

Gli italiani non amano la guerra e ritengono che l’intervento militare, come in Iraq ed in Afghanistan, non risolverà il problema: il 70% appare certo che motivazioni reali del conflitto siano gli interessi economici nella sponda Sud del Mediterraneo, petrolio e gas in particolare; minoritaria è l’opinione di chi crede che il vero obiettivo sia quello di porre fine alle gravi violazioni dei diritti umani o di favorire la nascita di una vera democrazia in Libia.
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