martedì 3 maggio 2011

OCSE: AUMENTA DISUGUAGLIANZA SOCIALE, ITALIA TRA PEGGIORI IN EUROPA

(ASCA) - Roma, 3 mag - Il dieci per cento della popolazione piu' ricca dei paesi Ocse ha redditi superiori anche di nove volte rispetto al dieci per cento della popolazione piu' povera. Lo testimonia uno studio dell'organizzazione in cui si denuncia che aumenta la disuguglianza sociale. L'Italia risulta tra i peggiori in Europa, sotto accusa il regime fiscale, le politiche salariali e occupazionali.
Il documento ''Growing income inequality in Oecd countries: whatdrives it and how can policy tackle it?'' dedicato alla disuguaglianza sociale nei 34 paesi membri, e discusso dai ministri degli Affari sociali, riuniti da ieri presso l'Ocse (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), e' impietoso.
Le tendenze piu' recenti mostrano un divario crescente tra ricchi e poveri in alcuni dei paesi a gia' alta disuguaglianza sociale, come Israele e Stati Uniti.
Anche paesi come la Danimarca, la Germania e la Svezia, che hanno tradizionalmente una bassa disuguaglianza sociale, non sono stati risparmiati da questa tendenza: infatti, negli ultimi dieci anni, si evidenzia una crescita maggiore del divario proprio in questi tre paesi. La disuguaglianza sociale si misura facendo riferimento al coefficiente di Gini, standard di disuguaglianza di reddito che va da zero (quando tutti hanno redditi identici) a 1 (quando tutto il reddito va a una sola persona).
Il coefficiente si attestava a 0,28 a meta' degli anni 1980 (in media nei paesi dell'Ocse) ed e' aumentato di circa il 10% a fine del 2000, raggiungendo quota 0,31. Basandosi su questa misura emerge che la disuguaglianza del reddito e' aumentata in 17 di 22 tra i paesi Ocse. In Finlandia, Germania, Israele, Nuova Zelanda, Svezia e Stati Uniti, il coefficiente di Gini e' aumentato di oltre 4 punti percentuali. Solo in cinque paesi (Turchia, Grecia, Francia, Ungheria e Belgio) e' sceso, seppur di piccole dimensioni.
Continua ...

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