sabato 18 giugno 2011

PROCESSO MILLS: DIFESA BERLUSCONI, CONSIDERARE ATTANASIO TESTE-IMPUTATO

(ASCA) - Milano, 18 giu - Sentire l'armatore napoletano Diego Attanasio non come un testimone semplice, ma in qualita' di teste-imputato in un procedimento connesso. E' questa la richiesta che i difensori di Silvio Berlusconi hanno avanzato in aula ai giudici della decima sezione penale del tribunale di Milano durante l'udienza del processo Mills, che vede il premier sul banco degli imputati per l'ipotesi di corruzione in atti giudiziari. In particolare, gli avvocati-deputati Niccolo' Ghedini e Piero Longo hanno sollevato di fronte al tribunale tutta una serie di questioni capaci, a loro giudizio, di dimostrare che vi siano elementi comuni, anche sul piano dei conti bancari, tra il processo che vede Attanasio imputato dal tribunale di Salerno per presunta corruzione e il procedimento sul caso Mills. ''La difesa - ha spiegato l'avvocato Niccolo Ghedini in aula - ha interesse che Attanasio non venga sentito come testimone ma come co-imputato in un procedimento connesso''. Contro la richiesta della difesa si e' schierato il rappresentante della pubblica accusa, il pm Fabio De Pasquale. Il collegio di giudici presieduto da Francesca Vitale si e' ritirato in camera di consiglio. Il verdetto arrivera' tra qualche decina di minuti. Se il tribunale dovesse accogliere la richiesta dei legali del premier e considerare Attanasio come teste imputato in procedimento connesso, l'armatore napoletano potrebbe avvalersi della facolta' di non rispondere, cosa che non gli sarebbe invece permesso se fosse invece considerato come testimone semplice.

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