sabato 18 giugno 2011

Bisignani, al telefono i ministri così il "fango" sulla Boccassini

La deputata del Pdl Biancofiore: un dossier sul figlio della pm. L'affarista tronca la conversazione: "Meglio parlarne da vicino". E nelle intercettazioni spunta la prestigiacomo

di DARIO DEL PORTO e FRANCESCO VIVIANO NAPOLI - Tutti parlavano con il grande "triangolatore" del potere e tanti adesso tremano. Perché l'inchiesta della Procura di Napoli su dossier e ricatti è entrata nel cuore del sistema di relazioni intrecciato da Luigi Bisignani con esponenti di primissimo piano della politica, dell'economia, della magistratura. Con lui si confrontavano o chiedevano consiglio parlamentari e ministri del governo in carica, come la titolare dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo. Molti di quei colloqui sono stati intercettati dagli inquirenti. E dalle conversazioni allegate all'indagine emergono episodi che non costituiscono reato ma fanno sicuramente riflettere. Come una telefonata registrata il 16 gennaio scorso. Da una parte dell'apparecchio c'è Bisignani, dall'altra la parlamentare del Pdl Micaela Biancofiore. La deputata allude a una vicenda vecchia di quasi quattordici anni, una rissa fra ragazzi sull'isola d'Ischia nella quale era rimasto coinvolto il figlio dell'attuale procuratore aggiunto di Milano Ilda Boccassini, pilastro del pool Mani pulite che in quei giorni sta indagando anche sul caso Ruby e viene tenuta costantemente nel mirino della macchina del fango. La Biancofiore introduce l'argomento. Bisignani però tronca quasi subito la conversazione. "Ne parliamo da vicino", afferma.
Continua ...

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