martedì 12 luglio 2011

Legge elettorale e referendum: l’asse IdV-Sel-Veltroniani


Legge elettorale e referendum: l’asse IdV-Sel-Veltroniani

“Se non decide il Parlamento, lo faranno i cittadini”

ROMA - Se il Parlamento non affronta al più presto la riforma della legge elettorale lo faranno i cittadini con il referendum. È questa la linea dell’asse Idv - Sel e dell’area veltroniana del Pd, che questa mattina ha depositato due quesiti in Cassazione (uno che abroga totalmente e uno che abroga parzialmente la legge Calderoli del 2005) per cancellare il “porcellum” e tornare al sistema maggioritario con i collegi uninominali come prevedeva il “mattarellum”.
Ad illustrarne i contenuti, in conferenza stampa alla Camera, l’estensore dei quesiti referendari Andrea Morrone, con Antonio Di Pietro, Arturo Parisi, Walter Veltroni, Pierluigi Castagnetti e Gennaro Migliore. Ha spiegato Marrone: “L’Obiettivo dei due quesiti è quello di mantenere e consolidare il sistema bipolare e la democrazia dell’alternanza”. Abrogando il “porcellum” e tornando al “mattarellum”, sostengono infatti promotori, si cancellano i difetti della legge Calderoli: cioè la lista bloccata “che scippa all’elettore la possibilità di incidere nella selezione della classe dirigente scegliendo i candidati”.
Al contrario, avvertono i sostenitori del “mattarellum”, il referendum promosso da Stefano Passigli determinerebbe il ritorno al sistema proporzionale (con soglia al 4 per cento) e di fatto, vista la palese inammissibilità degli altri due quesiti, manterrebbe le liste bloccate e l’assoluta impossibilità per gli elettori di partecipare alla scelta degli eletti. Via il “Porcellum”, dentro il “Mattarellum” dunque: sembrerebbe essere questo il disegno di dell’inedito asse Veltroni-Di Pietro-Vendola. 

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