martedì 26 luglio 2011

Melania Rea, il complice di Parolisi



I giudici danno la caccia all’uomo che ha inferto pugnalate al corpo della donna, 24 ore dopo l’omicidio
A rivelarlo è il quotidiano locale abruzzese Il Centro. Gli inquirenti delle procure di Teramo Ascoli Piceno sono convinti dell’esistenza di un complice di Salvatore Parolisi. L’uomo avrebbe aiutato il caporalmaggiore dell’esercito ora in carcere con l’accusa di aver ucciso la moglie Melania Rea a depistare le indagini a 24 ore dall’omicidio.
LE PUGNALATE DEL GIORNO DOPO – L’uomo misterioso si sarebbe recato nel bosco di Ripe di Civitella il giorno dopo il delitto, il 19 aprile scorso, ed avrebbe infilato una sirigna sul corpo di Melania, avrebbe inferto altre pugnalate, spostato le mani della vittima e infine avrebbe infierito ulteriormente incidendo una sorta di svastica sulla donna. La ricostruzione a cui sono giunti i magistrati sarebbe “molto di più di un sospetto o un’ipotesi”. Scrivono i pm a pagina 66 dell’ordinanza di custodia cautelare contro Parolisi: “Si tenga conto della concreta possibilità che nella fase di vilipendio del cadavere Parolisi sia stato aiutato da terze persone o possa aver incaricato taluno per compiere tale azione”.
OCCHIO ALLA CASERMA - Il complice, secondo i pm, si sarebbe macchiato di concorso in omicidio e vilipendio di cadavere. Gli occhi sembrano puntati sulla caserma di Parolisi. Scrive Il Centro:
Continua ...

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