martedì 26 luglio 2011

Spazzatura, tasse record e scatta la protesta


I Comuni aumentano di nuovo la Tarsu, in testa Roma e Venezia: più 30% in 4 anni. Nuova ondata di aggravi, le prossime decisioni potrebbero essere prese a Milano e Palermo

di ROBERTO PETRINI
ROMA - Ad Andria sono scesi in piazza anziani signori e mamme con bambini, a Macerata la protesta corre sul Web, malumori si levano dalla provincia di Massa Carrara fino ad Agrigento. L'oggetto del malessere è la Tarsu, tassa sui rifiuti solidi urbani, il balzello sulla spazzatura. Lo pagano tutti, nessuno ne parla nei sofisticati centri studi che preferiscono ragionare sulla pressione fiscale e sul prodotto interno lordo. Qui invece non centrano Fmi e Ocse: la mazzata viene dalle giunte comunali, di destra o di sinistra, in una raffica di rincari bipartisan che sta investendo, in questi giorni, molti degli 8 mila municipi italiani.

Il motivo del disagio sta in una cifra tonda, elaborata da un puntuale e tempestivo rapporto della Uil-Politiche territoriali: in tre anni, dal 2008 e il 2010 il rincaro medio nelle venti città capoluogo di Regione è stato del 7,6 per cento. Significa che una famiglia media, di quattro componenti, che vive in una appartamento medio di 80 metri quadrati e che ha un reddito imponibile Irpef di 36 mila euro, tre anni fa si vedeva recapitare una bolletta di 194 euro e oggi deve sborsare 209 euro, circa 15 euro in più.

Ma questa è solo la media, che tiene fuori la molteplicità dei microcomuni che spesso con la Tarsu non scherzano. E anche tra capoluogo e capoluogo le differenze si fanno sentire: il caso clamoroso e imbarazzante è Napoli. In tre anni la Tarsu è cresciuta del 48 per cento e il cittadino medio, sommerso dai rifiuti e dalle rivolte, paga 336,80 euro all'anno, la cifra più alta tra i capoluoghi. Roma e Venezia in quattro anni hanno messo a segno aumenti vicini al 30 per cento. "Sono colpiti principalmente lavoratori dipendenti e pensionati. Invece di aumentare le tasse bisognerebbe tagliare i costi della politica", osserva Guglielmo Loy, segretario confederale della Uil.
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http://www.repubblica.it/economia/2011/07/26/news/tasse_spazzatura-19618491/

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