martedì 26 luglio 2011

Parla il padre di Breivik: "Mio figlio avrebbe dovuto suicidarsi"

Oslo, 25 lug. - (Adnkronos) - Si dice sconvolto da quello che il figlio, che non vedeva da 15 anni, ha potuto fare e convinto che "avrebbe dovuto uccidere anche se stesso".
Così il padre di Anders Behring Breivik, il 32enne estremista di destra norvegese autore della strage di venerdi' scorso costata la vita ad almeno 76 persone, ha dichiarato in un'intervista al tabloid svedese Expressen.
Raggiunto nel sud della Francia dove il diplomatico in pensione vive con la sua attuale moglie, Jens David Breivik, che ha divorziato 30 anni fa dalla madre di Anders, ha raccontato di essere rimasto sconvolto quando ha riconosciuto nella foto mostrata sui siti norvegesi il figlio. "Non potevo credere a quello che vedevo, ero paralizzato e non potevo capire che fosse vero - ha detto - sono profondamente addolorato per questo, che e' terribile per me e tragico per la nazione".
"Come ha potuto uccidere così tanti innocenti - ha continuato ancora Breivik che ha lavorato al ministero degli Esteri tra il 1965 e il 1996, ed e' stato inviato anche a Teheran - avrebbe dovuto togliersi la vita, ecco quello che avrebbe dovuto fare".

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