lunedì 26 dicembre 2011

Minzolini non molla: "Ora capisco Santoro e farò come lui, vado dai giudici"

Augusto Minzolini, ex direttore del Tg1 (Adnkronos)
Roma, 26 dic. - (Ign) - Augusto Minzolini come Michele Santoro. L'ex direttore del Tg1 non ha intenzioni di arrendersi, pronto alla battaglia legale contro la Rai dopo la sua 'cacciata' dal telegiornale. "Sono diventato un azzeccagarbugli, contro la mia natura. Mi hanno proposto di andare a New York, ma per ora non accetto nulla e vado avanti con il ricorso. Devi fare per forza così per difenderti, uso gli stessi metodi dell'azienda. Ora capisco Santoro con i suoi ricorsi e i tribunali. Ha fatto bene", dichiara Minzolini alla Zanzara su Radio24. "Se me lo avessero chiesto - spiega ancora - se ne poteva anche parlare, ma hanno applicato per la prima volta una norma che è inapplicabile solo per farmi fuori. Allora mi incazzo e divento un azzeccagarbugli".
Entrando nello specifico della carta di credito dice a Giuseppe Cruciani e David Parenzo, conduttori del programma di Radio24: "Hanno applicato alla lettera una circolare interna solo con me. E il colmo è che le spese di rappresentanza io alla fine le ho rimborsate mentre la Rai le ha scaricate fiscalmente. La Rai ci ha guadagnato, non è un paradosso?".
Il giornalista se la prende quindi con il presidente della Rai Paolo Garimberti rimandando al mittente le critiche. "Il tg più brutto? Ma Garimberti da quale cattedra parla? - sottolinea Minzolini - Io nella mia carriera ho fatto diversi scoop e sono finito anche sulla Treccani, di Garimberti non ricordo nulla". "La verità - sottolinea - è che c'è un regime alla rovescia perché altrimenti non sarei stato rimosso dalla direzione del Tg1".
L'ex direttore del Tg1 non ci sta poi ad essere etichettato come berlusconiano. E dice: "Ho le mie idee, ma al Tg1 penso di essere stato molto equilibrato e mai schierato. Ho contribuito al pluralismo, visto come è schierata l'informazione italiana; mi hanno emarginato anche perché ho dato informazioni che a molti non piacevano".
Parlando più in generale dell'ex premier aggiunge: "Mentana e Santoro hanno lavorato per Berlusconi, io mai. Ero di sinistra ma dopo l'episodio delle monetine a Craxi al Raphael sono cambiato. Non sopporto i linciaggi di piazza, insieme a quelli mediatici e giudiziari. Berlusconi - continua - ha incarnato un processo di modernizzazione che prima non esisteva. Questo l'ho sempre pensato, come ho pensato che fosse un'idiozia ridurlo alla figura del tycoon che controlla l'informazione e dunque vince le elezioni grazie alla tv".Secondo Minzolini invece Berlusconi è stato "un rivoluzionario" ed "è stato sottoposto negli anni a un linciaggio mediatico e giudiziario".

Nessun commento:

Posta un commento