martedì 10 gennaio 2012

Arriva la pillola anti sbornia Il segreto in una pianta cinese


Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Neuroscience, dalla pianta dell'uva passa orientale si può estrarre una molecola capace di far passare l'ubriacatura e, nel tempo, dissuadere dal consumo di alcol. Sui ratti funziona, nel prossimo futuro i test sugli esseri umani

di GIULIA BELARDELLI
Una pillola della sobrietà, in grado di limitare gli effetti di una sbronza e dire addio al "cerchio alla testa" del giorno dopo. È quanto sostengono di aver trovato dei ricercatori della University of California di Los Angeles, che sono andati a scavare nei segreti della medicina cinese per ricavare una molecola che - sostengono -  potrebbe aiutare i bevitori più incalliti e arginare in qualche modo la piaga dell'alcolismo.

La molecola "miracolosa" si chiama Dhm e deriva da un estratto della pianta orientale dell'uva passa (nome ufficiale Hovenia dulcis), un grande albero originario dell'Asia i cui boccioli assomigliano, per consistenza, sapore e colore, alla nostra uva passa. I cinesi ne conoscono le virtù anti sbornia da più di cinque secoli e ora gli scienziati americani stanno provando a tirarne fuori un composto capace di trattare dal punto di vista clinico chi ha problemi con l'alcol.

Nello studio, pubblicato sul Journal of Neuroscience e coordinato dalla biologa molecolare Jing Liang, i ricercatori hanno dimostrato che la molecola Dhm funziona come scudo all'intossicazione del cervello da alcol, quanto meno sui ratti ubriachi. Per far sbronzare i poveri animali, Liang e colleghi hanno iniettato loro una dose di alcol paragonabile a 15-20 birre in due ore per un essere umano. La prova del nove era vedere quanto tempo ci mettessero ad alzarsi, 
dopo aver riposato per un po' in un giaciglio assimilabile a un nostro sofà. I gesti goffi e scoordinati tipici di quando si è ubriachi, si sa, non sono appannaggio solo degli umani.

Senza l'iniezione di Dhm, ai ratti occorrevano circa 70 minuti per riprendersi e riuscire a stare in piedi. Invece, una volta iniettato - dopo l'overdose di alcol - anche un solo milligrammo della molecola, i loro tempi di reazione diventavano estremamente più rapidi: bastavano solo 5 minuti perché le cavie recuperassero la loro "compostezza" e apparissero in qualche modo sobri.

Lo stesso "effetto-scossa" è stato osservato in un altro esperimento, dove i ratti venivano messi - rigorosamente ubriachi  - in un labirinto e poi lasciati vagare senza meta da una parte all'altra. La somministrazione di Dhm li faceva smettere di comportarsi in maniera ansiosa e irrazionale, dotandoli di nuovo della lucidità necessaria per esplorare i vari corridoi del labirinto.
Continua ...
http://www.repubblica.it/salute/ricerca/2012/01/10/news/la_pillola_contro_la_sbornia-27877461/

Nessun commento:

Posta un commento