martedì 10 gennaio 2012

Rifiuti. La Corte Europea condanna l'Italia per incapacità


La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo condanna l’Italia – Non costituisce un caso di “forza maggiore” l'incapacità dello Stato di assicurare la raccolta e l'eliminazione dei rifiuti
Rifiuti. La Corte Europea condanna l'Italia per incapacità

ROMA - "L'incapacità prolungata delle autorità italiane di assicurare il funzionamento regolare del servizio di raccolta, di trattamento e di eliminazione dei rifiuti ha colpito il diritto dei richiedenti, al rispetto della loro vita privata e del loro domicilio", ha sentenziato in questo modo la Corte dei Diritti dell’Uomo con sede a Strasburgo.
La vicenda si legge sul sito della Corte, a rivolgersi al tribunale europeo, 18 persone che vivono e/o lavorano nel comune di Somma Vesuviana, la denuncia riguarda lo stato di emergenza (dall'11 febbraio 1994 al 31 dicembre 2009) in relazione alla raccolta dei rifiuti, trattamento e stoccaggio nella regione Campania, compreso un periodo di cinque mesi in cui i rifiuti venivano ammucchiati nelle strade. Secondo i ricorrenti il problema non risolto della gestione dei rifiuti rappresenta un pericolo per la salute e per la qualità della vita. 
Anche se la sentenza è assai lieve (non è stato riconosciuto – perché non scientificamente accertabile – il danno alla salute) e si limita alla sola constatazione della violazione del loro diritto alla vita privata e familiare, che è da considerarsi di per sé una riparazione sufficiente del danno morale subìto, potrebbe però creare un precedente. Infatti quello che colpisce maggiormente, è che i giudici abbiano anche condannato il Governo Italiano per non aver dato ai richiedenti la possibilità di ricorrere in giustizia contro tale situazione. Non costituisce un caso di “forza maggiore” l'incapacità dello Stato di assicurare la raccolta e l'eliminazione dei rifiuti, come affermato dalle autorità italiane. In effetti fa sorridere (per non piangere), che in oltre 15 anni di emergenza spazzatura e con oltre 3,5 miliardi di euro incassati per risolvere il problema, lo Stato Italiano non sia mai riuscito a trovare una soluzione per la raccolta e il deposito della stessa.

Continua ...

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