martedì 17 gennaio 2012

Mozione di sfiducia contro Passera E chiede di abolire i senatori a vita


Il Carroccio parla di "manifesta incapacità del ministro dello Sviluppo" e reclama le sue dimissioni. E presenta una proposta di legge costituzionale per abolire il potere del presidente di assegnare un seggio a Palazzo Madama a cinque cittadini italiani. La motivazione: "Mai più casi Monti". Ma intanto, nel partito, esplode una nuova lite tra maroniani e bossiani
 

ROMA - La Lega ha presentato in aula alla Camera una mozione di sfiducia nei confronti del ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera. Lo ha annunciato il capogruppo, Marco Reguzzoni, davanti all'assemblea di Montecitorio chiedendo al presidente Gianfranco Fini una "convocazione urgente" della conferenza dei capigruppo per calendarizzarla. Nel testo si parla di "sfiducia nei confronti di Passera per manifesta incapacità di creare le condizioni per lo sviluppo economico del nostro paese". Reguzzoni ha anche fatto un'inaspettata apertura politica al partito di Antonio Di Pietro, invitando "l'Idv e tutti quelli che non vogliono una politica di sole tasse a valutare la mozione". 

Altra iniziativa leghista riguarda invece i senatori a vita di nomina presidenziale. Il Carroccio ne propone l'abolizione con un progetto di legge costituzionale che domani verrà presentato alla Camera dalla prima firmataria Manuela Dal Lago. La proposta, firmata anche da altri deputati del Carroccio tra cui il capogruppo Marco Reguzzoni, vuole abrogare il secondo comma dell'articolo 59 della costituzione, che dice che "il presidente della repubblica può nominare senatori a vita cinque cittadini che hanno illustrato la patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario". Il caso più recente che viene in mente è quello di Mario Monti, nominato senatore a vita da Giorgio Napolitano pochi giorni prima di ricevere l'incarico di premier.

E Dal Lago fa riferimento proprio al caso Monti nel suo articolato. "L'evoluzione del sistema elettorale - scrive - ha fatto sì che i senatori a vita abbiano in molti casi assunto un ruolo politico assai spiccato, fino a determinare grazie al loro voto addirittura la nascita stessa dei governi, in totale contrasto con l'origine dell'istituto. In tal modo, anche la posizione costituzionale di neutralità del presidente della repubblica, già in tensione per altre motivazioni, viene ad essere intaccata. La stessa nomina a senatore a vita di una personalità che a brevissima distanza di tempo da tale investitura è stata incaricata di formare il governo suscita molteplici perplessità, proprio in relazione al ruolo costituzionale del presidente della repubblica".
Dal lago sottolinea che "la prassi mostra che fino alla fine degli anni '50 i nominati venivano scelti tra personalità estranee alla vita politica mentre da quel momento in poi si cominciarono a nominare, con frequenza sempre maggiore, personalità strettamente legate al mondo politico, spesso con posizioni rilevanti all'interno dei partiti".

Bossi-Maroni, lite anche sui pullman. Maroni si può vedere gratis e Bossi no? Secondo indiscrezioni che infiltrano in ambiente leghista, le segreterie provinciali del Carroccio più vicine all'ex ministro dell'Interno, Roberto Maroni, starebbero organizzando pullman gratuiti per andare al comizio dell'ex ministro domani a Varese. Gli stessi pullman, invece, secondo voci interne al partito, sarebbero a pagamento nel caso della manifestazione indetta da Umberto Bossi - domenica 22 a Milano - contro le liberalizzazioni del governo Monti. "Se la notizia venisse confermata, e spero di no - commenta un bossiano di ferro - il partito degli onesti che i maroniani pretenderebbero di incarnare partirebbe con il piede sbagliato". 

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