mercoledì 29 gennaio 2014

Coniugi Mastrapasqua hanno all’attivo circa 100 cariche. Vecchi intrighi mai chiariti

2014-01-28_144221Se la Fiat di Marchionne avrà lanuova sede legale in Gran Bretagna, se l’Electolux parla di Polonia, se ogni grande marchio guarda altrove in cerca di refrigerio fiscale, siamo sicuri che la colpa, la responsabilità sia solo loro? In Italia abbiamo la politica: 494consiglieri regionali indagati per peculato per 59,5 milioni di euro. 545 miliardi euro,circa 20 finanziarie, andati perduti così come ammesso da un altro grande potente, Befera3.500 società improduttive pubbliche che ci costano 12 miliardi l’anno. Le multe per le infrazioni comunitarie, l’ultima sui test sugli animali, 150 mila euro al giorno. La grande Europa resta un mistero, tra diversi regimi fiscali e un parlamento europeo che non si capisce quale ruolo o compito abbia e svolge, mentre sappiamo cosa combina la nostra classe politica, ma a chi dirlo? Nel privato si accumulano compiti e non le paghe, nelpubblico funziona diversamente, si accumulano compiti, spesso inventati di sana pianta e paghe, mostruose. Il conflitto di interessi, vale a dire l’accumulo delle cariche dove si annienta del tutto il compito del controllore, continua a non essere ritenuto un grave reato. I poteri forti, quelli denunciati dalla Fornero e che si son stretti per salvareMastrapasqua, non hanno nomi, né volti, eppure, dovrebbero essere gli stessi nomi e volti che hanno il dovere di conoscere chi lavora per loro e che hanno il potere di licenziare, quelli che siedono li insomma,i ministri, il capo del governo. Su Mastrapasqua si indaga da diversi anni, quindi esiste chi ha fermato, strozzato, boicottato e depistato la giustizia, perchè? Il problema è che manca del tutto, nel potere politico, il concetto di reato, figuriamoci la certezza della pena: la nostra politica non ha obblighi, regole, doveri, responsabilità, controllori. «Il problema sono proprio i partiti gestiscono tutto, anche la delinquenza, noi proponiamo, – continua il presidente di Federcontribuenti, Paccagnella -, che vengano messi fuori legge e che la guida del nostro paese vada affidata a comitati politici di scopo che si formeranno 6 mesi prima di ogni elezione e chiuderanno al termine di ogni legislatura, poi tutti a casa e si ricomincia!». Torniamo a Mastrapasqua, ma parliamo anche della moglie: Maria Giovanna Basile. Il governo non si è mai interessato di dar seguito alle numerose interrogazioni parlamentari, denunce ed inchieste giornalistiche. Si è guardato bene, ricordando la complicità delle segreterie di partito di inquadrare il grave conflitto di interessi tra i numerosi incarichi ricoperti dalla signora Basile, tra cui quello presso un’azienda pubblica, e la posizione del presidenteMastrapasqua ancherelativamente ad eventuali consulenze e forniture ed interferenze varie tra le società dove costoro svolgono e hanno svolto le rispettive funzioni. I coniugi Mastrapasqua hanno all’attivo circa 100 cariche. «Occorre smontare, pezzo per pezzo, l’intera struttura del potere, ente per ente, società per società, nome per nome». Letta, ma altri per lui nei governi precedenti sapeva, sapeva chi e cosa fosse Mastrapasqua.  Di Mastrapaqua si vivrà e morirà ancora per molto tempo, almeno fino a quando la giustizia non tornerà libera e pura e la cittadinanza consapevole di ciò che gli spetta.  
http://www.federcontribuentinazionale.it/blog/2014/01/28/coniugi-mastrapasqua-hanno-allattivo-circa-100-cariche-vecchi-intrighi-mai-chiariti/

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