mercoledì 29 gennaio 2014

PARAGONE: MASTRAPASQUA E’ L’IMMORALITA’ FATTA PERSONA”. IN UN PAESE NORMALE NESSUNO HA 25 INCARICHI SUPER RETRIBUITI. LUI SI, PERCHE’ E’ COPERTO E PROTETTO DA TUTTI

Siccome non viviamo in un paese normale, può succede che il presidente dell’Inps sia indagato per delle cartelle sanitarie truccate al fine di gonfiare i rimborsi. Cosa c’entra Mastrapasqua? Semplice, viene toccato dall’inchiesta in quanto direttore dell’ospedale (privato) israelitico di Roma.
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Non entro nel merito dell’inchiesta (so quello che leggo sui giornali e non ho altri elementi); mi bastano gli elementi politici, nel senso largo del termine.
In un paese minimante normale, il presidente dell’Inps non dovrebbe cumulare venticinque cariche, venticinque poltrone molte delle quali remunerate. Antonio Matrapasqua, in un paese normale, si sarebbe già dovuto dimettere da parecchi incarichi, se non addirittura da presidente dell’ente previdenziale considerato che questo non eccelle per qualità di servizi. Mister Mille Poltrone è il classico prodotto del potere romano, è colui che se ne fotte altamente della decenza: tutti contestano che 25 poltrone sono troppe?
Egli tira dritto, perché ha le amicizie che contano. Ha le coperture politiche, trasversali – e dio solo sa in questi tempi di larghe intese quanto siano importanti le amicizie a destra, a sinistra e al centro -, che gli consentono di avere più incarichi e più stipendi. Perché i politici difende Mastrapasqua? E chi lo sa, i maligni affermano che avere un presidente dell’Inps amico fa sempre comodo.
Presiedere l’Inps di per sé dovrebbe far togliere il sonno a chi la dirige e a chi la presiede, ma lui niente: così Antonino non si accontenta di essere il capo dell’ente previdenziale, vuole, ottiene e difende le decine di altri incarichi.
Tra cui vicepresidente esecutivo di Equitalia. Ogni incarico significa favore, clientela, legame, amicizia, rapporto. Affari suoi? Forse, ma in un tempo di difficoltà comune sapere che Mastrapasqua ricopre 25 incarichi e si mette in tasca stipendi immorali è indecente. Di questi incarichi, poi, alcuni sono privati e solo l’abitudine alle acrobazie della decenza può giustificare che il presidente dell’Inps possa ricoprire incarichi in società private.
Mastrapasqua è l’emblema dell’Italia dei privilegi. E’ l’immoralità fatta persona. E’ l’arroganza sbattuta in faccia ai sacrifici richiesti agli italiani. E’ la battuta del Marchese del Grillo che si materializza: io sono io e voi non siete un cazzo. Mi fa più orrore lui del peggior politico. Per questo fintanto che condurrò una trasmissione televisiva chiederò ai miei giornalisti di inseguirlo notte e giorno per domandargli: quanti stipendi ha; quanto guadagna; a quanto ammonta il patrimonio immobiliare totale che gestisce; quando si dimetterà da alcuni di questi incarichi; e infine se non si vergogna almeno un po’. E poi chiederò alla classe politica perché continua a difendere un tipo così.
Mastrapasqua non è esente da responsabilità nel caso degli esodati, non è esente da responsabilità sull’andamento dell’Inps e soprattutto è in palese conflitto di interesse, quindi non fa il bene della comunità. Mastrapasqua deve andare a casa. Su di lui accenderemo i riflettori più potenti affinché le proteste popolari comincino a individuare anch’egli come pessimo esempio di dirigente pubblico, cioè uno stipendiato da noi e che a noi restituisce un pessimo servizio.
Del resto mi domando come faccia il presidente dell’Inps (con tutti i problemi che ha l’Inps da risolvere) a tenere anche altri incarichi non meno delicati, per i quali si fa pagare. La giornata di Mastrapasqua dura più di 24 ore? Non credo, visto che Mister Mille Poltrone trova pure il tempo di frequentare assiduamente uno dei circoli sportivi romani ben frequentati dai vip. Quanto può reggere quest’arroganza? Per quanto dovremo tollerare la bulimia di Mastrapasqua? Le indagini sull’ospedale Israelitico sono l’esempio che non si possono fare bene mille cose, dunque è giusto che la magistratura chieda conto anche a lui. Ripeto, dell’inchiesta so poco ma su un principio penso non si possa venire meno: chi è affamato di poltrone non può gestirle bene tutte. E’ molto semplice.
Mastrapasqua è affetto da poltronite. Potrebbero essere affari suoi se non fosse che gli stipendi sono pagati coi soldi pubblici e il grosso degli italiani gli ha fatto sapere che non vuole pagargli tutti quegli stipendi.
http://bastacasta.altervista.org/p9262/

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