mercoledì 16 gennaio 2008

Emergenza marmo, D'Alì a Roma per sbloccare la crisi del settore. Incendiata l'auto del presidente del Consorzio Perlato di Sicilia Baldo Levante

Ore decisive per sbloccare la vertenza marmo, che da settimane tiene banco in provincia dopo l’entrata in vigore di una nuova normativa che ha finito col bloccare l’attività delle imprese che operano nel settore Le aziende che operano nel settore marmifero sono ormai prossime ad interrompere la loro attività. Lo scenario della chiusura è stato ventilato nei giorni scorsi nel corso di un vertice in Prefettura. Le difficoltà sono sopraggiunte con l’entrata in vigore di una nuova normativa che ha introdotto nuovi vincoli in materia di smaltimento dei residui della lavorazione del marmo. Non si possono più portare gli scarti nei siti di ripristino ambientale, così come avveniva in precedenza, ed in provincia mancano discariche ad hoc. Insomma, gli imprenditori non sanno dove portare i fanghi ed il materiale di risulta. E per di più non possono tenere all’interno delle loro aziende più di 20 metri cubi di scarti, rischiando di andare incontro a pesanti sanzioni. Il comparto è insomma prossimo alla paralisi. Si sta cercando adesso di trovare una soluzione, ma ogni cosa rimanda all’interpretazione di un decreto ministeriale. Sia la Prefettura che il Comune di Custonaci hanno mandato una nota al Ministero dell’Ambiente per chiedere un parere ad hoc e capire come devono comportarsi le imprese in materia di smaltimento dei rifiuti provenienti dalla lavorazione del marmo. E proprio con l’obiettivo di ricevere tutti i chiarimenti del caso il presidente della Provincia Antonio D’Alì questo pomeriggio sarà al ministero dell’Ambiente per chiedere che vengano date precise direttive sull’argomento, in modo da superare la confusione che sta paralizzando l’attività di centinaia di aziende. Intanto il Consorzio Perlato di Sicilia ha chiesto di incontrare i deputati regionali. L’appuntamento è stato fissato per domani pomeriggio, alle ore 18, a Custonaci. Il settore sta attraversando ore molto difficili. A fare aumentare la tensione tra gli imprenditori del settore marmifero, i recenti fatti che hanno interessato Baldo Levante, presidente del Consorzio Perlato di Sicilia. La scorsa notte sua auto è stata distrutta da un incendio, di probabile natura dolosa. Sull’episodio stanno indagando i Carabinieri, che non escludono alcuna ipotesi. Mario Torrente http://www.telesud3.com/news/show_news.php?uid=3043

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