Divulgo quello che ... non tutti dicono ... / Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (Edmund Burke)
mercoledì 16 gennaio 2008
In arrivo 300 mila euro per le Riserve Naturali
Il bosco d’Alcamo e lo Stagnone di Marsala si apprestano a cambiare volto grazie ad un finanziamento regionale
Grazie ad un finanziamento regionale di oltre 300 mila euro, prima dell’inizio dell’estate, saranno realizzati degli interventi che miglioreranno la fruibilità di 3 riserve naturali gestite dalla provincia di Trapani. I progetti ammessi a finanziamento sono stati redatti dall’assessorato provinciale territorio ed ambiente.
Due progetti riguardano la riserva naturale orientata del Bosco d’Alcamo. Il primo, per un ammontare di 80 mila euro, è stato già avviato il 19 dicembre scorso, e riguarda la sistemazione esterna e il completamento dei locali de “La Funtanazza. Il secondo, di 130 mila euro, riguarda la realizzazione di sentieri che grazie a particolare accorgimenti consentano la fruizione dell’area anche a disabili motori ed ipovedenti. Il terzo progetto, riguarda la “Riserva Naturale Orientata isole dello Stagnone” di Marsala. Poco più di 100 mila euro per intervenire su due fronti: la bonifica ambientale, con la rimozione di rifiuti di varia natura, accumulati abusivamente lungo il litorale e l’intervento di manutenzione sulle strutture in legno che insistono nella Riserva. Tutti gli interventi dovrebbero terminare entro l’inizio dell’estate per ragioni di opportunità legate all’incremento delle visite da parte di turisti e villeggianti- come ha sottolineato l’assessore al territorio ed ambiente Vincenzo Leone- che ha ricordato inoltre come l’ente abbia stanziato circa 50 mila euro per assicurare, in caso di necessità, la manutenzione ordinaria e la pulizia di queste aree. Avviate infine dall’Azienda Ripartimentale delle Foreste, partner esecutivo della Provincia in un progetto finanziato con 250 mila euro dall’Unione Europea, le operazioni di disboscamento e pulitura del sottobosco di monte Bonifato. I pini saranno sostituiti con querce e lecci sia per motivi di ordine naturalistico, che pratico. I pini sono infatti alberi non endemici, facile preda delle fiamme, come dimostrano i numerosi e recenti incendi nella riserva.
Ninni Cannizzo
http://www.telesud3.com/news/show_news.php?uid=3042
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