sabato 19 gennaio 2008

Muore in ospedale, medici denunciati

Presunto caso di malasanità a Cefalù: il 42enne Giuseppe Camilleri perde la vita in seguito a un intervento ortopedico, per la madre è omicidio colposo. La struttura: "Nessuna responsabilità dei sanitari" PALERMO - Una denuncia per omicidio colposo è stata presentata ai carabinieri di Cefalù dai familiari di Giuseppe Camilleri, 42 anni, deceduto ieri sera nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale San Raffaele di Cefalù, dopo essere stato sottoposto a un intervento chirurgico.La denuncia, formalizzata contro ignoti, è stata presentata da Maria Chiarello, la madre della vittima, che attribuisce la responsabilità del decesso al personale sanitario della Fondazione San Raffaele Giglio di Cefalù. Giuseppe Camilleri, era rimasto vittima di un incidente stradale il 7 gennaio scorso, mentre si trovava a bordo della propria auto con la moglie.Nell'incidente l'uomo riportò una frattura della diafisi femorale e la lussazione della falange del primo dito. Scattò immediato il ricovero al San Raffaele dove, l'11 gennaio scorso, il paziente fu sottoposto a un intervento ortopedico. Nel corso dell'intervento Camilleri entrò in coma e venne trasferito nel reparto di terapia intensiva dove poi è deceduto nel tardo pomeriggio di ieri. "Non c'è nessuna responsabilità del personale sanitario che ha operato con professionalità e adottando tutte le precauzioni del caso sul paziente Giuseppe Camilleri, deceduto ieri". Afferma in una nota il direttore sanitario dell'ospedale San Raffaele Giglio di Cefalù, Orazio Pennelli. Il responsabile sanitario della struttura precisa che il paziente era affetto da patologie di base che hanno reso più complesso il quadro clinico post-operatorio: in particolare, Camilleri soffriva di diabete, obesità, ipertensione e disturbi della respirazione. "Per tali ragioni - ha detto Pennelli - sono state adottate tutte le cautele necessarie per un trattamento chirurgico in sicurezza". Durante l'intervento, il paziente ha avuto un arresto cardiaco. Secondo il responsabile, però, anche questo è stato "prontamente trattato". http://www.lasicilia.it/index.php?id=765&template=lasiciliaweb

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