domenica 30 marzo 2008

Il Po come il Gange - Dispersione fuori dai cimiteri, via libera del Comune

TORINOE’ dal 1888 che i torinesi possono farsi cremare, ma solo ora i parenti potranno sistemare in salotto l’urna con le ceneri del nonno. E a fine anno, se va come ipotizzato dal Comune, i resti potranno essere dispersi nel verde della collina oppure in un angolo tranquillo del Po o di qualche altro specchio d’acqua cittadino. Un problema da poco? Tutt’altro. Sono centinaia le urne dei torinesi «parcheggiate» nel cellario della Socrem, la società concessionaria del servizio di cremazione, in attesa delle modifiche al regolamento comunale del Servizio mortuario approvate giusto ieri dalla Commissione consigliare presieduta da Gioacchino Cuntrò (Pd). Una sistemazione provvisoria, ma chiesta espressamente dal defunto, va da sè, quando era ancora in vita, oppure dai parenti. Era noto da tempo che la legge regionale che detta le regole ai comuni per disciplinare - sì, disciplinare - la dispersione delle ceneri sarebbe stata attuata con appositi regolamenti dai comuni, Torino compreso. E ora la disciplina c’è e il prossimo consiglio comunale le darà l’imprimatur definito. Per ora, la delibera portata avanti dal vicesindaco Dealessandri stabilisce poche, ma essenziali, cose: innanzitutto che le ceneri si possono spostare dal cimitero a casa (o in qualsiasi altro luogo autorizzato), che la consegna dell’urna avviene sotto la responsabilità di chi la riceve il quale è tenuto a dichiarare dove la custodirà e il Comune potrà controllare. Continua ... http://lastampa.it/Torino/cmsSezioni/cronaca/200803articoli/6339girata.asp

Nessun commento:

Posta un commento