mercoledì 9 aprile 2008

I lavoratori della FuniErice tornano a protestare per la mancata liquidazione delle retribuzioni. I sindacati hanno indetto quattro ore di sciopero

I lavoratori della Funivia tornano a scioperare per il mancato pagamento degli stipendi arretrati. La Cgil è tornata ad esprimere forti preoccupazioni sul futuro della società che si occupa dell’impianto di risalita per Erice. La Filcams - Cgil ha indetto, per venerdì 18 aprile, quattro ore di sciopero dei quattordici lavoratori della funivia, che tornano così a protestare contro la società “FuniErice Service”, che continua a non pagare gli stipendi arretrati. Non sono poi state individuate le soluzioni volte a garantire la stabilità occupazionale dei dipendenti. La decisione di proclamare nuovamente lo sciopero fa seguito all’incontro, dello scorso 1° aprile scorso, in Prefettura tra l’organizzazione sindacale di categoria, i due liquidatori della FuniErice e i due socie pubblici della società, la Megaservice e il Comune di Erice, convocato per trovare soluzioni alle legittime rivendicazioni dei lavoratori. Per Vito Gancitano, segretario provinciale della Filcams Cgil quella riunione ha prodotto risultati deludenti, che non consentono di rassicurare i lavoratori sulle possibilità occupazionali e sulla continuità del servizio. Per il sindacalista rimangono, infatti, oscure le prospettive della società, considerato che uno dei due soci, ovvero il Comune di Erice, manifesta la propria indisponibilità a farsi carico dei costi necessari alla gestione dei servizi, mentre i soci privati a capitale pubblico, Ast e Atm, che avevano manifestato l’intenzione di entrare nella società, si sono dileguati. Disatteso infine l’impegno assunto in prefettura, con la FuniErice che si era impegnata a pagare gli stipendi del mese di febbraio. La Filcams - Cgil è andata oltre, ricordando come “il Comune di Erice resti debitore, per un importo di circa 100 mila euro, nei confronti della FuniErice e che fino a quando non sarà estinto il debito, non si potrà ripianare il bilancio della società, consentendo la successiva ricapitalizzazione della stessa e l’eventuale chiusura della procedura di liquidazione”. Mario Torrente http://www.telesud3.com/news/show_news.php?uid=3338

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