martedì 26 agosto 2008

Zeng Jin Yan torna a pubblicare sul suo blog

L’appello lanciato stamane da Articolo21 in seguito alla dettagliata segnalazione di Roberto Reale, trova nell’arco di poche ore un’immediata e insperata risposta. Dal sito advocacy.globalvoiceonline.org, che si batte per la tutela dei diritti umani e la libertà di espressione in rete, apprendiamo la notizia della “ricomparsa” della blogger cinese Zeng Jin Yan. Non è chiara la dinamica, ma dopo 16 giorni di silenzio, Zeng torna a pubblicare numerosi post sul suo blog, compresa una foto del suo bambino. Nel post pubblicato stamattina, intorno alle 10, ora locale, Zeng ringrazia e rassicura tutti gli amici che hanno continuato a cercarla, racconta della visita, in carcere, al marito Hu Jia, avvenuta l’8 agosto e poi il suo trasferimento ( non ne piega dinamica e motivi) a Dalian. Il suo rientro a Pechino avviene sabato 23 agosto, gli arresti domiciliari, però, continuano… “ci sono poliziotti in borghese ovunque…” scrive Zeng. La spiegazione più plausibile è che qualcuno abbia pensato bene di tenerla un po’ “lontana” da Pechino affinché non avesse modo di vedere e documentare quanto accadeva attorno ai giochi.Con coraggio, anche oggi, denuncia la violazione dei diritti all’interno delle carceri, violazione a cui il marito è sottoposto. Racconta di lettere mai arrivate a destinazione e di un libro, legale in Cina, sequestrato… e spera che le venga concesso presto il permesso di rivedere di nuovo il suo Hu.
http://www.articolo21.info/notizia.php?id=7292

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