venerdì 14 novembre 2008

La giustizia nel nostro Paese funziona così

È arrivata la sentenza sui pestaggi avvenuti nella scuola Diaz durante il G8 del luglio 2001. Dei 29 imputati, 13 sono stati condannati e 16 assolti. Tra gli assolti ci sono i vertici della polizia, Giovanni Luperi, capo del Dipartimento di analisi dell'Aisi, e Francesco Gratteri, capo dell'Anticrimine. I condannati sono tutti componenti del Settimo nucleo mobile di Roma, ma c'è un particolare interessante: il tribunale di Genova ha inflitto pene complessive di 35 anni e sette mesi, di cui 32 anni e sei mesi condonati. Quasi tutti tranquilli dunque. Così funziona la giustizia nel nostro Paese.Ora si aspettano i verdetti di altri importanti processi: quello a carico di Vincenzo Canterini, capo della Mobile di Roma, quello a carico di quattro poliziotti del reparto mobile di Bologna, ma soprattutto quello che riguarda l'ex capo della polizia Gianni De Gennaro, l'ex capo della Digos di Genova Spartaco Mortola e l'ex questore Francesco Colucci. Fanno ridere alcune reazioni alla lettura della sentenza. Gasparri va in televisione a dire che metà degli imputati è stata assolta. Come se uno ti spara ad una gamba e tu rispondi: "L'altra è salva". Ma è Gasparri. Vada a parlare con i poliziotti condannati per aver introdotto nella scuola delle molotov. I vigliacchi.Comunque una cosa è certa: in quei giorni caldi del luglio 2001, la democrazia del nostro Paese è stata sospesa, si è presa una pausa, ha chiuso gli occhi per non assistere ad una delle pagine più dolorose della sua storia. http://ilpopolosovrano.splinder.com/post/19048156/La+giustizia+nel+nostro+Paese+

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