Roma, 14 nov. (Apcom) - Col treno, in pullman, in auto, a piedi: tutti a Roma oggi a manifestare contro il governo, la legge finanziaria 133, i tagli alla stabilizzazione dei precari e ai fondi agli atenei. In piazza scenderanno in decine di migliaia, promettono i collettivi, gli studenti universitari di tutta Italia, ma anche quelli dei licei, i professori, gli assistenti e i ricercatori. Insieme formeranno quell'Onda anomala che già le scorse settimane ha 'inondato' strade e piazza della capitale, spinta dallo slogan di sempre: "Noi la crisi non la paghiamo". La giornata di protesta era stata appoggiata e preparata dai sindacati confederali del settore, che per oggi avevano proclamato uno sciopero generale unitario: ieri Cisl e Snals-Confsal hanno fatto un passo indietro revocando l'agitazione, ma la Flc Cgil ha confermato la mobilitazione, non avendo ricevuto dal governo "atti concreti sui diversi punti che stanno alla base della proclamazione dello sciopero". Il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, infatti, aveva incontrato martedì sera i sindacati, facendo sapere loro che il decreto legge sull'università approvato dall'ultimo Consiglio dei Ministri era "il massimo" che il governo potesse fare.
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