Bruxelles, 14 nov. (Apcom) - L'Italia e la zona euro sono entrate ufficialmente in recessione. Nel terzo trimestre, con un calo dello 0,5% rispetto ai tre mesi precedenti e dello 0,9% rispetto all'anno passato, il pil italiano ha realizzato il peggior risultato di Eurolandia, che pure ha messo a segno il suo secondo trimestre di contrazione dello 0,2%. Entrando così, per la prima volta nella sua storia poco meno che decennale, in recessione. Tuttavia, se per Eurolandia la crescita annua non è ancora contraddistinta dal segno rosso, essendo dello 0,7% nel terzo trimestre e prevista all'1,2% per il 2008, le prospettive dell'Italia sono più cupe: nell'ultimo anno ci sono stati solo tre mesi di crescita, e anche nel secondo trimestre il pil annuale risultava negativo dello 0,2%. L'ultima recessione dell'Italia - ha ricordato l'Istat - si è verificata a cavallo tra il 2004 e il 2005. Ma se la situazione italiana appare come la più fragile della zona euro, l'andamento degli altri paesi è lungi dall'essere brillante. Berlino, secondo quanto emerge dalle tabelle di Eurostat, ha visto il proprio prodotto interno lordo decrescere dello 0,4% nel secondo trimestre, dello 0,5% nel terzo, anche se su base annua continua ad avere una crescita dello 0,8%, contro l'1,9% dei tre mesi precedenti. La Spagna ha registrato un -0,2% nel terzo trimestre, rispetto allo 0,1% del secondo, ma su base annua continua a crescere dello 0,9%. La Francia, che nel trimestre precedente è decresciuta dello 0,3%, questo trimestre ha invece messo a segno un flebile 0,1%.
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http://www.apcom.net/newseconomia/20081114_193600_31da472_50417.shtml
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