E’ Maurizio La Rosa l’artefice del piano mafioso per uccidere Rosario Crocetta. La polizia di Stato, l’ha arrestato stamane insieme ad altri mafiosi residenti in Lombardia. I provvedimenti sono stati emessi dal gip del Tribunale di Caltanissetta Giambattista Tona.A La Rosa e agli altri arrestati sono stati imputati i reati di associazione mafiosa e di aver imposto il pagamento del ’’pizzo’’ a imprese siciliani che effettuavano lavori in altre regioni italianeGli agenti monitoravano i frequenti spostamenti di La Rosa tra la Sicilia e il capoluogo lombardo dove incontrava, spesso, appartenenti alle cosche mafiose di Gela che trasferitisi tra Milano e Varese. Qui, nell’Italia che spesso si sente distante dal fenomeno mafioso, che i boss proseguirebbero i loro affari illeciti e avrebbero pure la disponibilità di armi. L’operazione denominata "Gheppio" ha fermato il tentativo di ricostituzione a Gela del clan di Cosa nostra capeggiato dalla cosca Emmanuello. Dell’attentato a Crocetta ha parlato anche il boss pentito Carmelo Barbieri, il cui primo verbale di interrogatorio da collaboratore di giustizia è del 6 marzo 2009. Alle sue dichiarazioni si aggiungono anche le intercettazioni da cui si riscontra l’idea degli uomini del clan Emmanuello di uccidere Crocetta, Sindaco di Gela e attuale candidato alle Europee per il PD.
Mafia siciliana e lituana in uno sposalizio perfetto e maledetto. Le loro velleità raccolte, ancora una volta in un’onda energetica da sprigionare contro Rosario Crocetta, sindaco di Gela e vessillo della lotta antimafia. Il giorno prima del suo compleanno, il candidato alle Europee riceve delle news sul regalo che il gruppo mafioso degli Emmanuello gli stava impacchettando. Si tratta di un regalo che puzza di morte.
Continua ...
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