Berlino, 24 apr. (Adnkronos/Ign) - Scontro sulla Fiat tra Italia e Unione europea. Dopo le dichiarazioni del vicepresidente della Commissione e responsabile dell'Industria Ue Guenter Verheugen (che in un'intervista all'emittente radiofonica pubblica bavarese Bayerischer Rundfunk si è chiesto ''dove prenderà i soldi'' l'azienda torinese per condurre in porto l'operazione Chrysler e Opel?) è arrivata la reazione del ministero degli Esteri.
Franco Frattini, giudica ''interferenze inaccettabili'' le dichiarazioni del vice presidente della Commissione europea. In una nota della Farnesina il ministro ricorda che sulle questioni di carattere economico-industriale valgono le regole uguali per tutti del mercato unico e della concorrenza. Le parole di Verheugen - si sottolinea nella nota- costituiscono "un'interferenza nelle scelte industriali di soggetti privati, tanto più inaccettabile in quanto una delle aziende in questione è della stessa nazionalità del vice presidente della Commissione" (la tedesca Opel, ndr). "La Commissione - ricorda il capo della diplomazia italiana - è custode dei Trattati e non si può comprendere, dunque, la motivazione né il fondamento di tali improprie dichiarazioni, che spero il presidente della Commissione vorrà smentire".Una nota, quella di Frattini, che arriva dopo un botta e risposta tra Torino e Bruxelles. Nell'intervista Verheugen non si è solo interrogato sul dove la casa automobilistica italiana reperirà i soldi ma si è spinto oltre dicendo anche di provare un "senso di sorpresa" perché il gruppo Fiat, secondo lui, ''è un costruttore d'auto europeo che non gode della miglior salute''.
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