BOLOGNA, 3 giugno 2010 - L’UNITÀ vorrebbe che le feste del Pd tornassero al marchio d’origine. Da tempo, ormai, hanno altri nomi: a Modena e Reggio Emilia, dove si mettono assieme kermesse gigantesche e la capacità di organizzazione è più forte che altrove, da tempo il nome è FestaModena, o FestaReggio. Perchè allora tornare alla «denominazione d’origine»? Lo spiega sull’Unità Onide Donati, in un editoriale sull’edizione dell’Emilia Romagna. «In questi giorni — scrive — si svolgono tante feste organizzate dal Pd che, nell’immaginario collettivo, restano ‘le feste dell’Unità’. Chissà perché, un bel giorno, si è deciso che si dovesse dismettere il marchio l’Unità per sostituirlo con denominazioni anonime e scialbe, senza storia e memoria. Lo sappiamo - sostiene l’Unità - che il Pd è, ancora, un’incompiuta... ma questo nuovismo politicamente corretto non piace a nessuno; ed è illusorio pensare che accantonando simboli e padri nobili, le sorti del Pd potranno d’un tratto diventare magnifiche e progressive».
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