martedì 6 luglio 2010

Agenzia di collocamento per detenuti ma il mondo dei volontari insorge

Il guardasigilli Alfano e il capo del Dap lanciano l'Anrel. Quasi 5 milioni di euro al Movimento Ecclesiale "Rinnovamento nello Spirito Santo". Le associazioni protestano: "Sono degli sconosciuti, il ministro ha scelto secondo amicizie, non secondo criteri di competenza" .
ROMA - Nasce "un'agenzia di collocamento" per i detenuti, con l'obiettivo di ridurre la recidiva in uscita dal carcere. Il progetto, varato su iniziativa del Ministro della Giustizia Angelino Alfano e del Capo del Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria (Dap), Franco Ionta, riceverà dalla Cassa delle Ammende delDipartimento dell'amministrazione penitenziaria la somma di 4,8 milioni di euro e sarà gestito dalla Fondazione "Mons. Di Vincenzo". Una scelta che ha scatenato la reazione di una larga fetta del mondo penitenziario, dai volontari ai Garanti dei diritti dei detenuti: "Sono degli sconosciuti, il ministro ha scelto secondo amicizie, non secondo criteri di competenza". Si chiama Anrel (Agenzia Nazionale Reinserimento e Lavoro) ed è stata subito definita come il "più importante progetto di recupero dei detenuti ed ex detenuti". Al via in cinque regioni pilota (Sicilia, Campania, Lazio, Lombardia e Veneto) si propone di dare un'alternativa a circa 1.800 ex-detenuti: di questi avviati al lavoro, 1100 dovrebbe essere collocati in cooperative sociali, 550 come dipendenti e 150 avvieranno nuove imprese o si aggregheranno a progetti esistenti. Cento in totale le imprese che - stimano i promotori - potranno essere costituite dai detenuti. Sarà creata una banca dati dove inserire i curriculum (circa seimila) dalla quale i datori di lavoro possano attingere informazioni e, eventualmente, risorse. Tra gli obiettivi, la presa in carico delle famiglie dei detenuti con la creazione di Cittadelle su territori confiscati alle mafie.
Continua ...
http://www.repubblica.it/cronaca/2010/07/06/news/detenuti_collocamento-5427210/

Nessun commento:

Posta un commento